podologo

Sono tantissime le persone che, navigando sul web, cercano informazioni su cosa fa il podologo. Nelle prossime righe di questo articolo, puoi trovare alcune preziose specifiche in merito.

Podologo: che cosa cura?

Non importa che si parli di podologia Bologna o di professionisti attivi in altre città: in tutti i casi, quando si parla di chi si opera in questo ambito si inquadra un professionista sanitario – non di un medico – che si occupa di curare e prevenire le principali patologie a carico dei piedi.

Come si svolge una visita dal podologo

Per capire bene come lavora il podologo, è il caso di entrare nel vivo dello svolgimento di una visita. Tutto parte con l’anamnesi. Il medico prende informazioni in merito a:

  • Altezza
  • Età
  • Struttura fisica
  • Conformazione del piede
  • Storia sanitaria del paziente

Entrando nel vivo degli step seguiti dal podologo durante la visita, ricordiamo l’esame obiettivo, che vede il medico in questione analizzare aspetti come la struttura ossea e muscolare, concentrandosi anche sullo stato della pelle del piede in grado, per esempio, di far capire se è in corso una situazione di ritenzione idrica importante.

Un altro momento importante della visita dal podologo è il cosiddetto esame podoscopico. In questa fase del suo lavoro, lo specialista si focalizza su uno degli aspetti più rilevanti del suo lavoro, controllando l’appoggio dei piedi. In questa fase della visita, interviene uno strumento fondamentale del lavoro del podologo: l’impronta plantare. Grazie ad essa, è possibile capire bene in che modo è distribuito il peso sulla pianta del piede e sulle dita. Essenziale a tal proposito è il podoscopio.

Questo strumento consente di analizzare le caratteristiche dell’arco plantare dei pazienti. Il soggetto che si sottopone alla visita podologica, infatti, deve stare in piedi e poggiare tutto il peso sui piedi.

Il podoscopio è costituito dalle seguenti parti:

  • Struttura portante avente lo scopo di sostenere il peso del paziente
  • Lastra di cristallo sulla quale il paziente appoggia i piedi

Proseguendo con le fasi della visita dal podologo, citiamo l’esame baropodometrico, che permette di capire come è distribuito il peso sul piede sia in situazione statica, sia in contesto dinamico.

Patologie trattate dal podologo

Dopo questa doverosa premessa, vediamo quali sono le patologie trattate dal podologo. Ecco le principali:

  • Malformazioni anatomiche del piede (p.e. piede piatto e piede cavo)
  • Ulcere da piede diabetico
  • Alluce valgo
  • Dita a martello

Facciamo altresì presente che il podologo trattata anche onicomicosi e problematiche come l’unghia incarnita.

Che percorso di studi segue il podologo?

Di cura dei piedi in maniera scientifica si parla da tantissimo tempo. Per rendersene conto basta ricordare che, in diversi bassorilievi risalenti ai tempi dell’antico Egitto, si possono trovare delle testimonianze relative all’attenzione alle estremità inferiori del corpo.

Come si diventa un professionista che si occupa di podologia? Iscrivendosi all’omonimo corso di laurea. Si tratta di un percorso della durata di 3 anni, nel corso del quale si studiano diverse materie. Si parte con anatomia umana, patologia clinica, patologia generale, istologia.

Si arriva poi a insegnamenti più focalizzati, come per esempio la reumatologia, la medicina riabilitativa e tutto quello che riguarda le malattie cutanee.

Come scegliere il podologo perfetto?

Nel momento in cui ci si trova a scegliere il podologo, sono diversi i criteri da considerare. Tra questi rientra il fatto di focalizzarsi sulle referenze di amici e parenti. Da non dimenticare è anche il fatto di informarsi, tramite il sito o altri portali come LinkedIn, in merito alla specializzazione. Un podologo specializzato sulla situazione dei pazienti anziani, infatti, non sarà adatto a gestire le problematiche al piede i un bambino.