La riabilitazione dopo un infortunio

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Per riabilitazione dopo un infortunio si intende tutto l’insieme di possibili trattamenti specifici che permettono a un paziente di riprendere le proprie attività nella maniera più normale possibile; a seconda del tipo di infortunio subito, alla sua gravità e ad altre circostanze, il trattamento riabilitativo consisterà in una serie di differenti terapie e modalità di applicazione. Un percorso riabilitativo, alle volte, può essere utile anche per quei pazienti che hanno subito uno o più interventi chirurgici che ne hanno minato o limitato le capacità motorie fisiche. Nella riabilitazione di un paziente vanno considerati diversi fattori, sia fisici che psicologici, ma la più centrale delle figure è probabilmente quella del fisioterapista esperto, che deve occuparsi dei trattamenti e dei bisogni del paziente.

Fasi della terapia riabilitativa

Inizialmente, subito dopo un infortunio o un intervento chirurgico, è necessario che il paziente osservi un periodo di riposo assoluto: questa fase, soprattutto nel trattamento degli infortuni in ambito sportivo, può essere una delle più problematiche a livello psicologico; la costrizione al riposo per un lungo periodo, infatti, può risultare spiacevole, soprattutto se viene richiesta l’immobilità completa, ma, nonostante i sacrifici necessari, è importante che questa fase venga rispettata il più possibile.

Alla fase del riposo assoluto, segue la fase in cui inizia la ripresa vera e propria della mobilità fisica: durante questa fase si concentrano i trattamenti fisici volti a far tornare il paziente alla normalità in maniera graduale ma costante. È possibile, anche, introdurre trattamenti che rafforzino i muscoli o correggano posture e abitudini sbagliate, al fine di limitare le possibili ricadute e recidive del problema, sia nell’immediato che nel corso del tempo.

Alla fine del percorso riabilitativo, il paziente dovrebbe essere libero di riprendere le proprie attività fisiche, ma occorre ricordare che, soprattutto dopo periodi riabilitativi piuttosto lunghi, il corpo potrebbe aver bisogno di ulteriore tempo per sviluppare nuovamente la precedente forza e resistenza, ed è quindi meglio procedere con un percorso che preveda più tappe.

Gli aspetti psicologici della terapia riabilitativa

Il periodo riabilitativo e quello immediatamente successivo può essere psicologicamente molto duro da sostenere per il paziente ed i suoi cari. Durante il periodo di riposo assoluto una persona molto indipendente potrebbe soffrire dal non poter più svolgere da sola alcune attività, oppure un paziente particolarmente scoraggiato potrebbe non eseguire gli esercizi correttamente o farlo con svogliatezza.

Occorre reagire prontamente, da pazienti, rendendosi conto che si tratta solo di situazioni momentanee, per quanto lunghe possano sembrare, e che è necessario il rispetto assoluto delle indicazioni di medici e fisioterapisti per non aggravare le proprie condizioni, e, da familiari e amici, mostrandosi il più possibile positivi, senza creare false speranze o illusioni e senza fare alcuna concessione sui limiti imposti dalla terapia senza prima consultare il medico, ma , anzi, incoraggiare il proprio caro a continuare a resistere e a rispettare la terapia.

Anche nel periodo successivo alla terapia è importantissimo capire che occorre del tempo per riprendere le normali attività e che potrebbe essere necessario effettuare degli allenamenti specifici, magari aiutandosi con dei bendaggi sportivi, per evitare ricadute e recidive; inoltre, sebbene la prudenza sia necessaria, non bisogna cadere vittima della paura di farsi nuovamente male, soprattutto se questo impedisce di riprendere la normale attività sportiva.